La vedova Van Gogh
  • 9788871687612
  • Marcos y Marcos
  • 2016

La vedova Van Gogh

di Camilo Sanchez

Cieli, occhi, corvi, girasoli: dovunque giri lo sguardo, Johanna vede dipinti di Van Gogh. Splendono nel buio, la svegliano all'alba; prima del canto degli uccelli, prima dei rumori di Parigi che riparte. La gente non li capisce, non li ama. Li usa come fondi d'armadio, per tappare i buchi del pollaio. Van Gogh si spara al petto e con lui se ne va il fratello Theo, inseparabile anche nella morte. Johanna resta sola con un piccolino nella culla: si chiama Vincent come suo zio. Lui e i dipinti illuminano il nero che l'ha avvolta. Vedova giovane, torna in Olanda e si prepara a lottare; le hanno insegnato che bisogna dominare il mare per meritarsi la terra. Apre una locanda in campagna, fa arrivare da Parigi i quadri di Van Gogh. Dal soffitto al pavimento, li appende in ogni stanza: è il suo omaggio all'artista che sognava una repubblica del colore, il primo museo segreto. Di giorno Johanna accoglie gli ospiti, cresce suo figlio. Di notte apre la valigetta che per Theo era sacra e si immerge nelle lettere di Van Gogh. Annota parole, isola passaggi di pura poesia. Le affidano una missione, le indicano la strada. Oltre le porte chiuse, il disprezzo, la selva dei no. Il primo sì è il disegno venduto a un cliente argentino. La prima mostra la ospita all'Aia una donna senza pregiudizi. Poi il vento gira, vengono i buoni incontri, gli incroci fortunati; il tempo corre, vola, le mostre si moltiplicano e Vincent van Gogh entra nella Storia.https://www.ibs.it/vedova-van-gogh-libro-generic-contributors/e/9788871687612


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Commenti (1)

11/12/2017 - sofia
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Notizie sull'autore:Camilo Sánchez è nato a Mar del Plata e vive a Buenos Aires. Giornalista e poeta, ha collaborato con le più prestigiose testate argentine – da «Página 12» a «Clarín» a «Ñ» – sia in qualità di redattore che scrivendo reportage da tutto il mondo. Attualmente dirige «Dang Dai», rivista di scambio culturale tra Argentina e Cina. Guardando un documentario della BBC, è rimasto colpito da un’immagine di Johanna van Gogh-Bonger, citata fuggevolmente come depositaria dei quadri e delle lettere; durante una lunga permanenza a New York, esplorando musei e biblioteche, ha scoperto il suo ruolo fondamentale, mai raccontato, nel difendere dall’oblio l’opera di Van Gogh. Era la storia che Sánchez aspettava per il suo primo romanzo, La vedova Van Gogh: un omaggio al pittore straordinario morto solo, suicida, e alla donna che ha lottato per renderlo, come artista, immortale.http://www.marcosymarcos.com/autori/sanchez/ Sinossi. 29 luglio 1890: Vincent van Gogh si suicida, povero e sconosciuto.L'amato fratello Theo gli sopravvive soltanto sei mesi.Resta una ragazza di ventotto anni, con un figlio di otto mesi: Johanna van Gogh Bonger, la vedova di Theo. Circondata dai quadri del cognato, dalle lettere dei due fratelli, Johanna sente di avere una missione: far conoscere le opere di Van Gogh. Non l'han fatto gli amici, pittori famosi, tanto meno i critici o i galleristi. Ci riuscirà lei, con la forza della passione. Apre una pensione nella campagna olandese. La tappezza di quadri di Van Gogh, facendo la spola dalla stazione, carica di tele, con il bimbo attaccato alla gonna. Quella pensione di campagna sarà il primo museo, il primo catalogo vivente, il punto di partenza di una battaglia sostenuta con intelligenza e amore. Dopo tanti no, arrivano i primi sì. Nel giro di soli due anni, una personale di Van Gogh spopolerà nella galleria più importante di Amsterdam, segnando per sempre la storia dell'arte. Johanna potrà cominciare a darsi pace, e riscoprire anche il piacere di sciogliersi i capelli in un letto d'amore.dalla quarta di copertina. Cosa ne penso io:Una donna forte per l'epoca in cui è vissuta.Joanna fa della vita di Van Gogh la sua missione. Studia le lettere fra i due fratelli, raccoglie e mette in mostra i quadri del cognato. Da sola si trasferisce da Parigi in Olanda dopo la morte di THeo , fratello di Vincent. La figura di joanna è descritta in modo scorrevole dall'autore e attraverso la sua lotta per far conoscere Vincent pittore trova che nelle lettere che mandava al fratello ha espressioni poetiche , che i quadri prima di essere dipinti erano descritti come solo un poeta poteva fare. Una inedita visione di un pittore contestato in vita e osannato dopo anche per merito di una donna coraggiosa come Johanna Van Gogh-Bonger. Voto 4 e lo consiglio.

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