Possa il mio sangue servire Uomini e donne della Resistenza
  • 9788817082327
  • Rizzoli

Possa il mio sangue servire Uomini e donne della Resistenza

di Cazzullo Aldo

La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. Le storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al Signore"; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché "le nostre montagne sono nostre"; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600 mila internati in Germania che come Giovanni Guareschi restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a combattere altri italiani. La Resistenza fu fatta dai partigiani comunisti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli cattolici come Paola Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, autonomi come Beppe Fenoglio. E fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefalonia, dai bersaglieri che morirono combattendo al fianco degli Alleati... (anobii)


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Commenti (1)

04/06/2017 - Tesesempreastroz
utente
un libro che racconta la storia fatta da persone comuni. è commovente leggere quei nomi chealtrimenti verrebbero doimenticati perchè non famosi. Cazzullo ha anche riportato parti di lettere scritte ai famigliari da persone condannate a morte che attendevano un giudizio sommario e ingiusto; mi ha impressionato come siano prive di sentimenti di vendetta verso gli aguzzini. nominano l'italia con rispetto e ardore d'altri tempi, chiedono di essere ricordati, ma sperano che il loro ricordo non sia un peso che ancora la famiglia al passato. le lettere più commoventi sono quelle spedite ai figli piccoli, che potranno comprendere appieno solo da adulti. La Resistenza e la Seconda Guerra mondiale non sono tra i miei argomenti preferiti: lo sono stati, ma ho letto parecchio da ragazzina e credevo,sinceramente, non ci fosse più molto da dire, a distanza di quasi ottant'anni. l'importante è non scordare e trasmettere ai nostri figli, ma personalmente leggo con parsimonia di questi temi. questa di cazzullo però è stata una lettura utile a livello umano oltre che storico. posso dirmi pienamente soddisfatta, so qualcosa in più, ho capito qualcosa in più.

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