Tre giorni e una vita
  • 9788804665052
  • Mondadori
  • 2016

Tre giorni e una vita

di Pierre Lemaitre

Natale 1999. A Beauval, una piccola cittadina della provincia francese, Antoine, dodici anni, figlio unico di genitori separati, vive con la madre Blanche, una donna rigida e opprimente, conducendo una vita piuttosto solitaria. Il padre da anni si è trasferito in Germania e ha pochi contatti con lui. Antoine non lega molto con i coetanei e il suo migliore amico è Ulisse, il cane di Roger Desmedt, il suo vicino di casa. Il giorno in cui Desmedt, un uomo rozzo e brutale, uccide Ulisse, Antoine, sconvolto e disperato, in un accesso di rabbia cieca compie un gesto che in pochi secondi segnerà per sempre la sua esistenza. Terrorizzato all'idea di essere scoperto, Antoine passa giorni di angoscia indescrivibile, immaginando scenari futuri cupi e ineluttabili. Ma, proprio quando sembra che per lui non ci sia più scampo, un evento imprevisto sopraggiunge rimettendo tutto in gioco. In "Tre giorni" e una vita Pierre Lemaitre ricostruisce perfettamente l'atmosfera di una piccola comunità scossa da un evento tragico, scandagliando con precisione chirurgica le pieghe dell'animo umano di fronte a un caso di coscienza talmente reale che è impossibile non chiedersi "e se fosse successo a me?".


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Commenti (1)

04/09/2018 - palmaleona
utente
Antoine, un ragazzino di dodici anni, in preda alla rabbia per la morte del cane che era diventato suo amico, colpisce mortalmente un bambino di sei che lo seguiva come un'ombra. Preso dal panico, decide di occultarne il cadavere e , da quel momento inizierà la sua spirale di angoscia e disperazione, non vuole essere scoperto ma allo stesso tempo non vuole più portare quel peso sul cuore. Gli anni passano e il protagonista continua a fuggire dai fatti di quei giorni e da tutto ciò di cui non vuole prendersi le responsabilità. Alla fine, la sua vigliaccheria lo porterà a rinunciare ai suoi sogni pur di non far venire alla luce il suo ruolo nella scomparsa del bambino. Il finale rispecchia ulteriormente la tristezza e la negatività della figura di Antoine che gode della consapevolezza che ciò che è accaduto nel passato rimarrà sepolto e lui non dovrà più darne conto a nessuno, neanche alla sua coscienza. Quando la coscienza non viene ascoltata.

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