La ragazza tatuata
  • 9788804615149
  • Mondadori
  • 24/01/2012

La ragazza tatuata

di Joyce C. Oates

Joshua Seigi è uno scrittore ebreo famoso alla ricerca di un'assistente. I suoi studenti sono brillanti e motivati, ma la sua scelta cade su Alma una ragazza sbandata dalla vita difficile. Piano, piano, ma inesorabilmente Joshua scioglie la diffidenza della ragazza e, quando scopre di avere una malattia mortale, separarsi sarà straziante...


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24/04/2018 - sofia
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Notizie dell'autore:JOYCE CAROL OATES Tra le figure più rilevanti della narrativa americana contemporanea - è stata indicata, tra l'altro, come una dei favoriti per l'assegnazione al Premio Nobel della Letteratura -, è anche una delle più prolifiche. Nata nello stato di New York nel 1938, è da anni residente a Princeton, presso la cui università ha insegnato scrittura creativa dal 1977 al 2014. Fa parte della prestigiosa American Academy of Arts and Letters. Nella sua opera narrativa esplora le residue potenzialità del realismo sociale e del genere «neogotico». Dal Giardino delle delizie (A garden of earthly delights, 1966), nel quale mappa di un eden sfigurato dalla violenza, a Quelli (1969), che proietta vite ed esperienze femminili sul fondale apocalittico della Detroit dei conflitti razziali, a Bellefleur (1980), saga di una famiglia potente e maledetta, la Oates ha delineato i temi di una produzione vasta ed eclettica, che sperimenta generi e stili e mette impietosamente in luce, tra l'altro, l'ipocrisia e la violenza della vita borghese, l'oppressione delle famiglie, la grettezza delle piccole comunità, l'oppressione e la mercificazione delle donne. Tra le sue opere, i romanzi Marya (Marya: a life, 1986), Acqua nera (Black water, 1992), Zombie (1995), Una famiglia americana (We were the Mulwaneys, 1996), racconti (Storie americane, Where are you going, where have you been? Selected stories, 1993, dal quale è stato tratto il film, La prima volta, nel 1985, ) e saggi (Sulla boxe, On boxing, 1987). Con lo pseudonimo di Rosamond Smith si è dedicata alla suspense pubblicando Nemesi ("Nemesis", 1990) e Occhi di serpente ("Snake eyes", 1992). Non ha tralasciato nemmeno gli eventi biografici: La figlia dello straniero, suo romanzo del 2007, prende spunto dalle vicende del nonno, mentre dopo la morte del marito ha scritto il memoir Storia di una vedova (Bompiani 2013). Nei romanzi più recenti ha soprattutto indagato l’evoluzione delle dinamiche familiari che portano a inattese esplosioni di violenza (La ballata di John Reddy Heart, "Broke heart blues", 1999; Blonde, 2000, su Marilyn Monroe; Un giorno ti porterò laggiù, "I’ll take you there", 2002; La madre che mi manca, "Missing mom", 2005; La figlia dello straniero, "The gravedigger’s daughter", 2007). Per gli adolescenti ha scritto Bruttona & la lingua lunga (Big mouth and ugly girl, 2002) e Occhi di tempesta (Freaky green eyes, 2003), spietati e taglienti. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Bompiani, Mondadori e il Saggiatore, alcuni dei quali sono: Sorella, mio unico amore (Mondadori 2009), Una brava ragazza (Bompiani, 2010), Uccellino del paradiso (Mondadori, 2011), Doppio nodo (Bompiani, 2011), La ragazza tatuata (Mondadori, 2012), Storia di una vedova (Bompiani, 2012), Acqua nera (Il Saggiatore, 2012), Mudwoman (Mondadori, 2013), Scomparsa (2016) e la quadrilogia dell'Epopea americana. Pubblicata da Il Saggiatore nel 2017 si compone di: Il giardino delle delizie, I ricchi, Loro, Il paese delle meraviglie; in essa la scrittrice ripercorre la storia recente degli USA e opera una definitiva trasfigurazione del sogno americano in un'incubo senza fine. Ha vinto, tra gli altri, il National Book Award, il Pen Faulkner Award e il Prix Femina Étranger. Sinossi:Joshua Seigl detesta ammetterlo, ma quello che sta cercando non è un semplice assistente. Arrivato all'età di trentotto anni, Seigl, che anni prima, grazie a un romanzo ambientato nella Germania nazista, ha conosciuto una certa notorietà, non intende più vivere solo, e cerca qualcuno disposto a prendersi cura non soltanto del suo lavoro, ma soprattutto del suo carattere eccentrico e delle sue manie di scrittore solitario. Scartando candidati coltissimi e ammiratori adoranti della sua opera letteraria, Seigl finisce per scegliere una ragazza semianalfabeta che sembra essere comparsa dal nulla in quella cittadina borghese sulla riva del lago Ontario. Quando le chiede il suo nome, la ragazza sussurra un debole "Alma", senza cognome e senza passato. Per tutti però è la Ragazza Tatuata, perché sul corpo porta strani disegni sbiaditi e mal abbozzati, frutto della violenza di un gruppo di amici. E proprio a partire da quei tatuaggi si svela la storia terribile di Alma: la sua adolescenza feroce e spregiudicata, le umiliazioni, il degrado familiare e il terribile, insospettabile, antisemitismo. L'alleanza tra il raffinato scrittore ebreo e la ragazza problematica sembra quanto mai difficile, eppure qualcosa nelle loro solitudini li avvicina, qualcosa nei modi rispettosi e amabili di Seigl apre una breccia nel muro di diffidenza e di aggressività di Alma, fino a trasformarli in improbabili, complici compagni.https://www.ibs.it/ragazza-tatuata-libro-joyce-carol-oates/e/9788804627968 Cosa ne penso io:Ero molto curiosa di conoscere questa autrice che, non a caso, dedica questo libro ad un autore , Philip Roth;che leggo quasi sempre volentieri, quando non si perde in paturnie sessuali(!). Chi è fans della Oates ha detto che La ragazza tatuata non è il suo migliore. In effetti l'ho trovato eccessivo in certe descrizioni e nelle crisi esistenziali di personaggi come Alma, la ragazza tatuata, e la sorella dello studioso di fama internazionale Sigl. L'ansia impera in quasi tutto il libro. Sigl è in sostanza un solitario, però decide di avere qualcuno in casa che lo aiuti nel suo lavoro e, stranamente, dopo aver scartato candidati ben qualificati, decide di affiancarsi ad una ragazza semianalfabeta venuta da chissà dove. E' Alma e basta senza cognome e sembra senza storia. Invece alle spalle ha un passato di violenze subite tra cui degli strani tatuaggi che gli deturpano il viso fatti per gioco da ragazzi penso ubriachi. Alma odia gli ebrei come molti in America, però questa strana coppia troverà un suo modus vivendi. La fine ti lascia spiazzato quasi confuso.Leggendo ci si rende conto di avere tra le mani una grande autrice che però, pur apprezzandola, non credo che leggerò ancora. D'altra parte una scrittrice in odore di Nobel non si può sottovalutare come Roth del resto. Ne consiglio la lettura.

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